Pieghe

La geometria per me è la base della struttura pieghevole. Anzi, sono convinto che la geometria sia la grammatica della piegatura della carta. In generale, infatti, tutte le forme piegate sottostanno a una norma basica che consiste nel ripetere un modulo, in base a processi di simmetria, per un certo numero di volte fino a generare il corpo volumetrico desiderato.

Per la mostra Pieghe e per le tre opere che la compongono, formate da più oggetti, ho scelto di partire da un unico modulo, ma ho cambiato di volta in volta i suoi parametri geometrici, così come le dimensioni del foglio di carta usato in ciascuna di esse, fino a combinare, in una stessa struttura, moduli diversi tra loro. Il risultato sono sette forme piegate differenti, costruite applicando una variazione minima dei valori geometrici al modulo comune di base. Ecco spiegata la geometria come grammatica della piegatura, che trasforma il foglio da superficie bidimensionale a oggetto tridimensionale.

Partendo da queste premesse e attraverso operazioni di tipo artigianale, che prevedono l’uso della piega e dell’intaglio come esclusivi strumenti di lavoro, ho dato forma a tre opere il cui titolo rimanda al numero esatto delle linee di pieghe che sono servite per dividere ogni foglio prima di piegarlo, e che rappresenta pertanto l’origine stessa di ciascun oggetto. A ispirarmi sono stati il plissé, in omaggio a Issey Miyake, e gli esercizi propedeutici che Josef Albers faceva realizzare ai suoi studenti del Bauhaus. (Darío Zeruto)

PIEGHE
di
Darío Zeruto
Photo by Buttazzoni Photography
Videos by Darío Zeruto
Curated by Daniele Perra
Edg curated by Daniele Perra
Art direction by Uros Gorgone
Software Development by Giovanni Costante
Graphic Design by Marcello Moi
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